A Kuala Lumpur, in Malesia, la Ferrari tenterà di rifarsi dopo il tragico (sportivamente parlando) GP di Singapore. Ci riuscirà?
I tifosi ferraristi non hanno chiuso occhio per più di dieci giorni, pensando e ripensando a quella tragica (sportivamente parlando) partenza in quel di Singapore, che ha costretto al ritiro entrambe le SF70-H. Mai nella storia della F1 era accaduto che due Ferrari si auto-eliminassero alla prima curva, eppure, come si suol dire, c’è sempre una prima volta. Ora è però giunto il momento di riscattarsi, per tenersi aggrappati (specialmente per quanto riguarda la classifica piloti) alle speranze iridate. Sebastian Vettel dovrà lottare in Malesia, a Kuala Lumpur, con ogni mezzo a sua disposizione , con l’obiettivo di accorciare su Lewis Hamilton, che dopo aver conquistato agilmente la terza vittoria consecutiva, ha un vantaggio nella generale di ventotto punti. Il tedesco quattro volte campione del mondo dovrà dunque tentare di vincere, ma sa bene che sarà estremamente difficile. La pista malese propone un layout apparentemente molto favorevole alle caratteristiche tecniche della Mercedes-AMG W08 che, superato con successo l’ostacolo Singapore, può guardare al futuro in maniera decisamente positiva. Ci si chiede tuttavia quale Ferrari vedremo: la rossa dominatrice di Singapore (almeno in qualifica) o la rossa annacquata di Monza? Difficile fare previsioni, tuttavia gli uomini di Maranello sono positivi e credono di poter seriamente infastidire le frecce d’argento. Determinanti potrebbero essere le Red-Bull, sempre più competitive, il caldo ed il degrado gomme (Pirelli porterà prevalentemente mescole morbide). Tante dunque le incognite: la sensazione è che si vada verso un week-end tutt’altro che scontato.
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