A Baku succede di tutto! Clima mai così rovente nella terra del fuoco

Daniel Ricciardo su Red Bull precede Valtteri Bottas e… Lance Stroll! Giù dal podio Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, protagonisti di episodi che faranno discutere.

Le previsioni sono state disattese, ci si aspettava un Gran Premio noioso, è successo l’esatto opposto. A Baku, in occasione del primo GP dell’Azerbaigian, è accaduto davvero di tutto. A vincere è stato Daniel Ricciardo, davanti a Valtteri Bottas (Mercedes) e al tanto, almeno fino ad oggi, criticato Lance Stroll (Williams). L’australiano si trovava in diciassettesima posizione dopo pochi giri a causa di una foratura, il finlandese era ultimo e doppiato di un giro al termine della seconda tornata e il giovane canadese scattava dall’ottava casella. La domanda è più che lecita dunque: come è stato possibile tale incredibile esito? Hanno influito gli errori, i ritiri, le scorrettezze, le bandiere rosse e le innumerevoli Safety Car, che mai come questa volta sono spuntate come margherite in un prato di campagna.

Lewis Hamilton (Mercedes) ha condotto la prima parte di gara senza grandi problemi, seguito come un’ombra da Sebastian Vettel (Ferrari), approfittando entrambi dei problemi dei rispettivi compagni di squadra (sempre più ai ferri corti i due finlandesi delle scuderie di vertice) e del ritiro di Max Verstappen. Un verdetto che pareva dunque già scritto, almeno fino ad un particolare momento: alla seconda ripartenza dietro Safety Car, avviene l’irreparabile. Il britannico rallenta il gruppo in maniera evidente e, a causa di una frenata probabilmente troppo vistosa, viene tamponato dal tedesco della Ferrari che, visivamente arrabbiato, lo affianca e gli rifila una ruotata che entrerà di diritto nella storia di questo sport. Uno sgarbo che danneggia solamente il tedesco: l’inglese sarà sì costretto a rientrare ai box, ma per un problema di fissaggio della protezione per il collo, mentre Vettel come da regolamento, verrà appunto richiamato in pit-lane dal direttore di gara Charlie Whiting per scontare una penalità stop-and-go di dieci secondi. I due contendenti al titolo iridato rientrano dunque in pista nelle retrovie e sono costretti ad una rimonta che gli permetterà di tagliare il traguardo rispettivamente in quarta e quinta posizione, dietro appunto a Daniel Ricciardo, autore di una gara pregevole impreziosita da sorpassi mozzafiato (sempre bravo a trovarsi nel posto giusto al momento giusto), a quel Valtteri Bottas che reputava solamente dopo tre giri compromessa la sua corsa e a quel Lance Stroll che fino a poche settimane fa veniva ritenuto un pesce fuor d’acqua nel motorsport. Mercedes rafforza quindi la propria leadership nei costruttori, ma Vettel allunga su Hamilton, portando a quattordici punti il suo vantaggio nella generale piloti. Importanti, in un mondiale in cui a fare la differenza sono sempre più i dettagli. In un clima che ora è più rovente che mai.