Ferrari anonima in Italia: Vettel taglia il traguardo in terza posizione, ma a mezzo minuto dalle due Mercedes. Trionfa Hamilton, nuovo leader della classifica piloti.
La pioggia del sabato sembrava aver rovinato il week-end della Ferrari in patria. In realtà la domenica, in una Monza baciata dal sole, è andata ancora peggio, almeno sotto il profilo delle prestazioni. Se si potesse riassumere il GP d’Italia, in un titolo, si potrebbe utilizzare “sprofondo rosso“. Una gara noiosa quella nostrana, che ha regalato davvero poche emozioni.
Sebastian Vettel ha perso ufficialmente, per la prima volta quest’anno, la leadership del mondiale piloti. Il tedesco quattro volte campione del mondo ha chiuso in terza posizione, salvando il salvabile, ma a ben trentacinque secondi dalla due Mercedes, irraggiungibili. Quinta posizione per Kimi Raikkonen, protagonista di una gara non certo esaltante. Trionfa Lewis Hamilton, davanti al compagno di squadra Valtteri Bottas. Le due frecce d’argento hanno condotto una gara in solitaria, con il finlandese impegnato nei sorpassi solamente nelle fasi iniziali della gara. Il britannico, ora leader della generale piloti, ha letteralmente passeggiato, accompagnato dal suo formidabile talento e, va detto, da una monoposto imbattibile. Quarta posizione per uno straordinario Daniel Ricciardo (che scattava dalla sedicesima posizione) che riesce a cogliere i frutti di una completamente rinnovata Red Bull, che potrà fungere, nelle ultime gare, da vero e proprio ago della bilancia nella lotta iridata. Un mondiale che tuttavia appare per la Ferrari più che mai in salita. Servirà un segnale importante in quel di Singapore, pista favorevole in teoria alla Scuderia di Maranello, i cui tecnici dovranno però lavorare duramente per colmare il deficit di motore, vero e proprio tallone d’Achille della SF70-H.