Monster Star

É una stella, anzi una tripla stella, la bella Mercedes che vi presentiamo: per quella che ha sul cofano, per essere l’auto personale di un tipo speciale e per un impianto audio che, perché non sottolinearlo, rappresenta al meglio il made in Italy
di Vincenzo Maragoni

L’abbiamo pescato in California questo pezzo speciale: una Mercedes che, oltre sotto il cofano, ha anche in abitacolo delle belle cose da farci vedere, anzi ascoltare. É una CLK63 che AMG ha saputo far diventare, come da loro buona tradizione, un missile terra-terra: V8 da 6.3 litri, 525 cavalli che portano la grossa coupé da 0 a 100 kmh in 4.6 secondi, anche se la velocità resta ufficialmente autolimitata a 250 kmh. Inutile sottolineare che, con qualche minuto di tempo e le mani di un bravo preparatore, l’ago del tachimetro si sposta ancora un bel po’ verso destra… Auto speciale per un proprietario altrettanto speciale: si parla di Noel Lee, a molti praticamente sconosciuto, mentre è più famosa la sua azienda (Monster Cable), quella che produce in collaborazione con il rapper Dr. Dre le tanto famose cuffie Beats by Dr. Dre ormai in testa ad ogni calciatore e DJ e un’infinità di cavi e accessori per l’audio.
Noel Lee ha deciso di portare il suo nuovo giocattolo da Ernesto Oñate e Daniel Campos, del centro di installazione SoundInnovations di Hayward in California, gli stessi che hanno già lavorato sul suo garage bello zeppo di Ferrari e Mercedes, con la richiesta di un impianto di qualità estrema, ma con un design personale, non banale e uguale a tanti altri.

L’ITALIA CHE SUONA
La scelta di Ernesto e Daniel cade su un sistema quasi completamente italiano, con la sola esclusione della interfaccia MOST: da qui in poi è tutto orgoglisamente made in Italy, anzi made in Audison considerato che il tutto arriva dall’azienda marchigiana. La sorgente è rigorosamente quella di serie, così da non intaccare il complesso circuito MOST che controlla tutta la sezione dell’elettronica di bordo: utilizzato un Mobridge DA 1000 che riesce proprio a “catturare” il segnale audio tra i mille che corrono sui chilometri di cavi e chissà quante centraline in tutta l’auto. Da questo il segnale passa direttamente nel Bit One, che provvede a “ripulirlo” e offre mille possibilità di intervenire su di esso in modalità digitale per correggere la risposta in frequenza, l’emissione dei singoli altoparlanti, la scelta del crossover elettronico e l’equalizzazione. Il seguito è strutturalmente semplice, visto che si tratta di un due vie più subwoofer, con doppio amplificatore: una semplicità che si abbina in modo spettacolare con una installazione eccellente e finiture di altissimo livello, con tanto carbonio (vero, non adesivo…) in bella vista. La posizione di tweeter e midwoofer è quella che ricalca le predisposizioni di serie di quest’auto: il TH1.5 Violino alla base del montante, il TH6.5 Sax in portiera. In realtà sia il montante che l’interno della porta sono stati pesantemente rivisti, come dimostrano le foto della lavorazione qui in basso. Più evidente e di grande impatto visivo la zona posteriore dell’auto, quella che nelle versioni normali è occupata dal divano posteriore che qui, invece, è completamente assente. Un grande spazio dove sono stati collocati i due amplificatori e il subwoofer, ben sottolineati dalle finiture in carbonio di cui abbiamo già accennato. Giusto al centro dello spazio a disposizione il TH10 Basso, con la sua griglia di protezione originale con il design in alluminio che fa sembrare l’altoparlante ancora più grande dei suoi 25 centimetri di diametro. Ai lati il Thesis Quattro e il Thesis Uno, i due amplificatori del sistema che  Ernesto e Daniel hanno voluto personalizzare con il panello superiore in carbonio e la M stilizzata del marchio Monster Cable, così da rendere unici i due pezzi e legarli fortemente all’azienda del proprietario dell’auto. Amplificatori simili per forma e dimensioni, ben diversi per la loro configurazione: x160 watt sulla sezione a gamma intera per il Thesis Quattro che alimenta i due tweeter e i due midwoofer; 850 watt per il Thesis Uno dedicato  al subwoofer. Circa 1500 watt che possono sembrare pochi, di fronte a certi impianti-mostri, ma che invece sembrano moltiplicati grazie soprattutto ad un’installazione che ottimizza ogni parametro e, su tutti, una qualità generale che regala una spinta in più e la voglia di esagerare con il volume e allo stesso tempo con l’acceleratore con il medesimo risultato: piacere per le orecchie…

SCHEDA IMPIANTO
Sorgente di serie
Processore: Audison Bit One – € 638
Interfaccia MOST: Mobridge preamp DA1000 (non importato in Italia)
Tweeter: Audison TH1.5 Violino – € 560 coppia
Midwoofer: Audison TH6.5 Sax – € 960 coppia
Subwoofer: Audison TH10 Basso – € 860 cadauno
Amplificatore fullrange: Audison Thesis Quattro – € 2.600
Amplificatore subwoofer: Audison Thesis Uno – € 2.300

IL PREPARATORE
Ernesto Oñate e Daniel Campos
SOUNDINNOVATIONS
30872 Huntwood Ave. #2
Hayward, CA 94544
Tel. 510-471-9062
www.soundinnovations.com